“Parroci al passo coi tempi”: I parrocci delle Val d’Isarco visitano la Galleria di Base del Brennero

aprile 16, 2012
Dopo la visita dei parroci dell’Alta Val d’Isarco, ora anche i parroci della Val d’Isarco vogliono toccare con mano e vedere con i propri occhi il progetto della Galleria di Base del Brennero. Su iniziativa dell’Assessore Sabine Kasslatter Mur e il Decano di Chiusa Gottfried Fuchs sono stati organizzati un incontro informativo e una visita […]

Dopo la visita dei parroci dell’Alta Val d’Isarco, ora anche i parroci della Val d’Isarco vogliono toccare con mano e vedere con i propri occhi il progetto della Galleria di Base del Brennero. Su iniziativa dell’Assessore Sabine Kasslatter Mur e il Decano di Chiusa Gottfried Fuchs sono stati organizzati un incontro informativo e una visita guidata nel cantiere di Mules; i parroci sono rimasti letteralmente entusiasti tanto del progetto della Galleria di Base del Brennero quanto delle tecnologie moderne utilizzate.

Il direttore dell’Osservatorio Ambientale Martin Ausserdorfer ha innanzitutto illustrato il progetto Galleria di Base del Brennero ai visitatori, spiegando sia il potenziale che le sfide che il progetto propone. I parroci hanno mostrato particolare interesse per le tratte di accesso e per il tracciato di galleria. Soprattutto, però, sono rimasti sbalorditi dalle informazioni fuorvianti ed erronee che sono state diffuse sul progetto. Il fatto che i treni in futuro attraverseranno i comuni tra Fortezza e Ponte Gardena in sotterraneo risolvendo così il problema dell’inquinamento acustico ha trovato particolare approvazione.

I parroci erano molto lieti di avere finalmente ottenuto informazioni di prima mano sul progetto, anche perché sono spesso stati coinvolti in discussioni nelle proprie parrocchie, tanto da voler avere finalmente delle informazioni concrete e dirette, ma soprattutto veritiere.

Sono rimasti molto colpiti dalla temperatura riscontrata ad una profondità di 800 metri dentro all’ammasso roccioso. Uno degli ospiti ha concluso l’incontro con un pizzico di ilarità, spiegando l’interesse per il progetto della Galleria di Base del Brennero perché "siamo parroci moderni".

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